APPELLO PER LA TUTELA DEI DIRITTI E DELLE LIBERTÀ DELLE DONNE E DEI BAMBINI AFGHANI

 

Noi Rete Donne sulla situazione in Afghanistan:

Continuano a moltiplicarsi appelli e lettere per la drammatica situazione, in particolare delle donne, in Afghanistan

Si registrano notizie su aggressioni e crimini ai danni delle Donne, la ricerca “casa per casa” in particolare di coloro che hanno collaborato con il contingente occidentale, il rapimento di donne nubili da destinare al matrimonio forzato con combattenti, un particolare accanimento nei confronti delle donne giornaliste. Preoccupa in particolare il destino delle donne che si sono impegnate in organizzazioni della società civile e che si sono impegnate sui temi della parità di genere, con il sostegno della cooperazione italiana.

Per questo motivo, la tutela dei diritti e delle libertà delle Donne e delle Bambine e dei Bambini afghani e, in particolare, la garanzia del mantenimento della educazione delle bambine e ragazze, devono rappresentare una precondizione per l’avvio di ogni negoziato con il nuovo regime talebano, appena insediatosi a Kabul. In queste ore di riunioni straordinarie a livello di Unione europea, Nazioni Unite e Nato, occorre che la salvaguardia delle Donne rappresenti il primo punto in agenda, insieme alla gestione delle operazioni di evacuazione del personale straniero, con particolare attenzione a collaboratori di tutto il sistema della cooperazione italiana, governativa e non governativa, e di tutti gli afghani e le afghane che desiderino lasciare il Paese.

Un regime talebano interessato alla legittimazione internazionale dovrà dare fin dalle prime ore segnali inequivocabili che le Donne afghane potranno continuare a lavorare, che le scuole femminili non saranno chiuse, che non si procederà a matrimoni forzati tra donne nubili, minorenni, ed esponenti del potere talebano.

Da parte dell’Unione europea e del Governo italiano occorre una chiara manifestazione sulla disponibilità ad accogliere i profughi e a bloccare i rimpatri verso un Paese del tutto insicuro come è l’Afghanistan, senza cedimenti a ricatti da parte di chi utilizza le vittime di simili tragedie come fattore di pressione politica o merce di scambio.

È essenziale che cessino le violenze e che in Afghanistan possa essere al più presto avviato un processo politico inclusivo, aperto a tutte le componenti della società afghana a partire dalle Donne.

Noi Rete Donne

nrd.noiretedonne@gmail.com